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Una Ferrara Internazionale è pronta ad accogliere i big

Una Ferrara Internazionale è pronta ad accogliere i big

Domani la presentazione del festival e giovedì prime proiezioni al Boldini Attesi nomi noti di cultura e politica. Appuntamenti di spessore anche a Cento

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Il conto alla rovescia va a concludersi, gli ultimi granellini di sabbia stanno per scendere inesorabilmente sul fondo della clessidra. Meno tre giorni. Venerdì mattina Ferrara si sveglierà più internazionale (con la “i” minuscola) per via del festival legato alla rivista Internazionale (con la “I” maiuscola) che ogni anno porta la città a brulicare di persone in attesa di ascoltare quel dibattito, assistere a quello spettacolo e così via, spesso senza soluzione di continuità. Una cosa è certa: fino a domenica prossima saranno tre giornate veramente intense. Sui social network – ma pure sul passaparola vecchio stampo giureremmo – impazza la ricerca di passaggi automobilistici per raggiungere la città estense, tanto che si formano vere e proprie “cordate” in partenza in pratica da ogni punto d’Italia; mentre le camere di alberghi e bed&breakfast del centro storico sono tutte già prenotate o quasi, obbligatorio rivolgersi all’immediata periferia o perfino al Rodigino.

Il programma è ricco di spunti e la conferenza stampa in programma domani in municipio lo ripercorrerà. Intanto, come nel 2013, si comincia con l’anteprima di giovedì (pomeriggio e sera) al Boldini: cinema di qualità, ad ingresso gratuito, con i film Altman di Ron Mann e Stray dogs (Jiaoyou) di Ming-liang Tsai. L’indomani mattina, il via vero e proprio all’Apollo con l’assegnazione del premio Politkovskaja alla giornalista siriana Maisa Saleh. Da quel momento in poi, tutti a dividersi assecondando ciascuno le proprie inclinazioni culturali e i propri gusti. La politica gioca un ruolo importante come mai prima d’ora nell’8ª edizione della manifestazione: venerdì mattina arriva Federica Mogherini, ministro degli esteri e responsabile della politica estera della Ue; nel pomeriggio ecco il premier Matteo Renzi intervistato da alcuni corrispondenti in Italia; sabato pomeriggio è attesa la presidente della Camera, Laura Boldrini.

Tuttavia la vera anima del festival va ricercata, piuttosto che nell’evento o nella caccia al nome famoso, negli interstizi e negli sguardi laterali. Ecco allora il blogger tunisino, l’esperto francese di geopolitica e l’autore satirico iracheno a confronto sul futuro del Medio Oriente; gli incontri per gli appassionati di fumetto che vanno sempre forte; il dialogo tra lo scrittore britannico affermato e la rivelazione della narrativa nordamericana.

Senza dimenticare che Internazionale a Ferrara ripropone il salto a Cento: nella città del Guercino è in programma un dibattito (sabato dalle 10 in Pandurera) sul tema “Cosa succede in Siria?”, con Lorenzo Trombetta dell’Ansa che intervista Maisa Saleh, mentre sempre sabato (alle 18, cinema Don Zucchini) la proiezione del film Va’ pensiero. Storie ambulanti di Dagmawi Yimer. A Cento, dopo la chiusura del festival, dall’8 ottobre al 12 novembre, si potranno poi vedere interessanti documentari di attualità, informazione e diritti umani della rassegna Mondovisioni, passati in prima battuta al Boldini di Ferrara.

Fabio Terminali

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