La Nuova Ferrara

Addio a Gilberto Il pianista amato da tutti i più grandi

di DAVIDE BONESI

Martellieri è deceduto nella sua casa a Villanova Per vent’anni suonò con De André e Vecchioni

3 MINUTI DI LETTURA





di DAVIDE BONESI

S. e ne è andato in silenzio, come purtroppo molti colleghi dimenticati. Ma a guardare il suo curriculum c’è da rabbrividire. Questa è la pagina degli spettacoli, così prima di dare la notizia facciamo un rapido elenco degli artisti per cui ha lavorato: Berté, Cinquetti, De André, De Gregori, De Sio, Fossati, marcella, Martini, Oxa, Vallesi, Vanoni e Vecchioni. Niente male... Lui è Gilberto Martellieri, pianista, tastierista e fisarmonicista ferrarese, deceduto l’altro pomeriggio nella sua casa di Villanova di Denore all’età di 64 anni.

Il cognome Martellieri è sinonimo di musica, perché suo papà Idris ha suonato (sempre fisarmonica e tastiera) nelle principali orchestre dell’Emilia Romagna, ma anche per big della musica di allora, come Nilla Pizzi e Achille Togliani.

«Ma Gilberto aveva un talento superiore - ricorda il noto batterista Ellade Bandini, amico di una vita -, quando l’ho conosciuto a 13 anni era già bravissimo».

Martellieri ha poi trasmesso l’amore per la musica alla figlia maggiore, Greta (l’altra si chiama Alexandra e ha vent’anni in meno della sorella), attuale cantante e leader dell’orchestra Las Vegas. Ieri abbiamo incontrato Greta e la moglie di Gilberto, Gloria Curarati, a casa di Bandini.

«Mio padre era molto moderno - racconta Greta -, amava stare con i giovani e aveva un linguaggio molto colorito, sapeva trascinare. Lo ha fatto con me, perché ho sempre amato cantare, ma è diventato un lavoro da pochi anni su stimolo di papà, che mi ha insegnato i segreti del mestiere, come stare sul palco, come dosare la voce, cosa dire al pubblico, oltre a suonare per oltre un anno con la mia orchestra, arrangiando tutti i brani».

«Aveva un dono - aggiunge Ellade -, quello di sentire l’interpretazione. Un conto è accompagnare un cantante con tutta l’orchestra, un conto è farlo solo col piano. Lui aveva il senso dell’accompagnamento, riempiva gli spazi vuoti: in questo senso era il migliore».

Gilberto è morto dopo due mesi sofferti, da un intervento all’anca diventato qualcosa di molto più grave. Al suo fianco, come sempre ha fatto dal 1972, anno del matrimonio, agli ultimi giorni la moglie Gloria: «L’ho sempre seguito - ricorda -, era lui che lo voleva, non io, Greta è cresciuta con la nonna. All’inizio cantavo anche io, poi sono stata al suo fianco, ho conosciuto tutti i musicisti che hanno lavorato con lui, vissuto le gioie, i tour. Noi e questi cantanti eravamo una grande famiglia, adesso non è più così. I migliori? Non parlo dal punto di vista artistico, umanamente De André e Vecchioni: il primo era quello più legato a Gilberto, il secondo gli fu vicino quando mio marito ebbe un terribile incidente. Fermò il tour e lo aspettò, addirittura lo facevano suonare in carrozzina».

Gli inizi di Martellieri furono nelle orchestre, poi a fine anni ’60 i primi concerti importanti con l’amico Ellade per Carmen Villani. Poi nel ’78 in due giorni gli arrivarono le proposte di Al Bano e Vanoni... «Provò per entrambi e andò bene, tornati a casa - racconta Gloria - scelse con la monetina e seguì la Vanoni. Da lì andò nell’orchestra fissa del Festival di sanremo (con Ellade e l’altro ferrarese Davide Romani, ndr) via via tutti gli altri. I rapporti lavorativi più lunghi furono con De André, dall’84 per dieci anni, poi altri dieci anni con Vecchioni, per il quale era anche arrangiatore».

Nel 2006 Gilberto disse stop alle tournée, ma non alla musica. Nella sua casa a Villanova di Denore aveva uno studio di registrazione, dove ha realizzato l’ultimo disco della Cinquetti e il tour “Canzoni e cicogne” di Vecchioni. Poi l’inizio della nuova avventura musicale della figlia con i Las Vegas. «Arrangiava ancora brani per amici e musicisti meno noti - chiude la moglie -, per il resto non era più in contatto con i musicisti, poco alla volta si sono rarefatti, ma erano legati a lui».

Gilberto, nato in zona via Mortara, poi ha vissuto in via Bologna, Zocca e dal 1990 a Villanova. Domani alle 10.45 c’è l’ultimo saluto in Certosa, con successiva cremazione.

©RIPRODUZIONE RISERVATA