Dopo quattro decenni torna una delle opere più amate di Wagner
La stagione lirica del Teatro Abbado inaugura oggi alle 19 Di scena “Tristano e Isotta” con il bis domenica pomeriggio
L’opera Tristano e Isotta di Richard Wagner, capolavoro assoluto del teatro musicale tedesco, inaugura la stagione lirica 2016 del Teatro Comunale Abbado di Ferrara oggi alle 19, con replica domenica alle 15).
Per la città estense si tratta di un appuntamento di particolare rilievo: l’opera fu infatti presentata qui in un’unica occasione nel lontano 1974. L’inserimento nel cartellone, in coproduzione con il Teatro Pavarotti di Modena, si è concretizzato nella ricorrenza dei 150 anni della prima rappresentazione dell’opera wagneriana (avvenuta il 10 giugno 1865 al Teatro Nazionale di Monaco), che ha spinto l’Opera del Teatro di Stato di Norimberga, punto di riferimento imprescindibile per l’esecuzione di questo repertorio, a proporre questo prezioso allestimento.
Sul podio di Tristan und Isolde è Marcus Bosch, direttore musicale dello Staatstheater Nürnberg e della Staatsphilharmonie Nürnberg dal 2011, uno dei più valenti interpreti del Romanticismo tedesco. Jan Storey e Claudia Iten, apprezzati rappresentanti dalla vocalità wagneriana, che richiede rare e specifiche qualità interpretative, sono protagonisti nei ruoli che danno il titolo. L’allestimento di Monique Wagemakers punta sul carattere simbolico dei suoi elementi e sulla forza lirica e poetica del dramma musicale.
«L’opera – chiarisce la regista – riguarda l’incontro fra due persone profondamente diverse unite da un destino comune. E a me interessava concentrarmi sulla loro psicologia e sull’evolversi del loro rapporto. Tristan und Isolde è un dramma psicologico, e va trattato come si trattasse di opera da camera. Per questo abbiamo deciso di dare all’opera un’ambientazione astratta. Allo stesso tempo, non abbiamo voluto dare un riferimento temporale preciso, ma rendere l’idea di tempo e di spazio attraverso la circolarità degli elementi scenici, all’interno dei quali i due personaggi si muovono come due poli magnetici in virtù delle forze che guidano il loro rapporto».
Tristan und Isolde è una delle opere musicali che hanno esercitato più influenza sul corso della musica occidentale. Libretto e musica dello stesso Wagner, l’opera è intrisa dei temi artistici e filosofici fondanti del romanticismo tedesco e il punto di estrema sintesi del suo linguaggio musicale. Tratta da fonti di origine medioevale, la vicenda racconta della passione che nasce tra i due protagonisti, stregati da un filtro magico, il cui amore impossibile è realizzabile soltanto attraverso la morte.
In occasione delle due rappresentazioni (circa 5 ore ciascuna), nel primo intervallo gli spettatori possono trattenersi al Ridotto dove è proposto un “piccolo buffet wagneriano” (costo 5 euro, 4 euro domenica) con assaggi accompagnati da vino o altra bevanda, a cura di Cooperativa Il Germoglio.
L’omaggio di Ferrara a Wagner (dopo gli approfondimenti curati da Valentino Sani, Monica Longobardi e Alessandro Taverna), si completa il 27 gennaio con la prima italiana e in esclusiva Tristano & Isotta “Salutami il mondo”, nuova creazione della coreografa Joëlle Bouvier.