Ascesa e declino della Casbah Da piscina a luogo abbandonato
Il locale di Lido Nazioni in balìa di se stesso da decenni è ormai ridotto a rudere All’inizio degli anni Novanta era il top, poi dal 2000 sempre più decadente
Trent’anni fa era un centro sportivo con una piscina formato terrazza, dotata di un bar e di un’area di un certo respiro, dove spesso e volentieri, la sera si svolgevano feste in musica, trasformando la struttura in un’ambita discoteca estiva all’aperto, con la possibilità di scenografiche abluzioni notturne. Tutto questo era lo Sporting (ancor prima Le Piscine), a Lido Nazioni, impossibile non vederlo. Dalla metà degli anni ’90, la piscina è stata ridimensionata, facendola diventare uno specchio d’acqua con zampilli e colori, l’area calpestabile è stata ampliata, è stata creata una vera e propria terrazza, riempita di specchi, colori, luci, decori ed è diventata una discoteca di tendenza, chiamata Casbah, capace di attirare migliaia di persone nelle sere d’estate ed una clientela esclusiva ed affezionata per alcuni, attesi week end invernali da passare in un luogo che stava scrivendo la storia del divertimento lungo la costa romagnola. Le cose cambiano all’inizio degli anni Duemila. Cambia il giro, cambiano le persone e pian piano la Casbah si avvia alla chiusura, costellata da vicende legate ai fallimenti gestionali. Oggi la struttura è in totale abbandono e in balia di se stessa. Dopo le incursioni nell’ex ospedale di Aguscello, nell’ex distilleria e Palaspecchi di Ferrara, nell’ex zuccherificio di Codigoro, in ciò che resta di Villa Boccaccini a Lido Scacchi e nella vecchia discoteca Topkapi, i membri de I Luoghi dell’Abbandono, associazione fondata da Devis Vezzaro, sono andati a vedere coi loro occhi (e i loro obiettivi) come se la passa la vecchia Casbah. Non bene. Sul sito della Nuova il video con i vari ambienti della struttura ormai distrutta. —
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