Tra Topolino e Dylan Dog spunta Ferrara
Mari e Soffritti di nuovo all’opera, nuove storie e litografie speciali
Ogni momento è buono per leggersi un buon fumetto. A volte non c’è niente di meglio che eclissarsi dal mondo e gettarsi a capofitto in un universo parallelo fatto di disegni dettagliatissimi, vignette, storie mirabolanti, avventure fantastiche a colori o in bianco e nero. Ci sono le peripezie di Zagor e Tex nel vecchio West, ci sono i supereroi della Marvel e della Dc, i manga e gli intramontabili Topolino, Paperino e Pippo. Ci sono la criminologa Julia, il romantico Corto Maltese e l’Indagatore dell’Incubo Dylan Dog.
Paura La lettura di un fumetto ci sta sempre, dicevamo, ma vuoi mettere farlo d’estate? Sembra quasi che ci sia più gusto. In mezzo alle decine di storie ce n’è una che riguarda Ferrara più da vicino e si tratta di “Anime di pietra” scritta da Sveva Simeone e disegnata da Nicola Mari. Si tratta della secondo di tre storie che si trovano all’interno del primo numero de “L’enciclopedia della paura” di Dylan Dog. Nella nuova formula di questa pubblicazione annuale dedicata all’Indagatore dell’Incubo, ci sono tre storie complete e inedite corrispondenti alle varie voci alfabetiche di un dylaniato catalogo horror.
Si inizia con i tre episodi contenuti in quest’albo che sono approfonditi da altrettanti servizi: a “Fantasma d’amore” fa seguito il dossier “F come Fantasma”; “Anime di pietra” è accompagnato da “M come Mito”; infine, “Il cacciatore viene sviscerato” dal dossier “S come Sirena”. Nicola Mari, fumettista ferrarese, da oltre trent’anni nelle scuderie Bonelli, alla Nuova Ferrara aveva detto: «Dylan Dog è sempre sé stesso ma mai lo stesso». Approdato alla casa editrice sul finire degli anni Ottnata, ha iniziato a dedicare anima e corpo al personaggio di Tiziano Sclavi nel 1995; prima per le sue mani sono passate le storie di Daryl Zed e Nathan Never. Nel 2021 ha collaborato a “Batman Ianus” (Dc, Panini; ndr), la prima avventura dell’uomo pipistrello ideata e realizzata completamente in Italia. E a proposito di Batman, non va persa l’avventura che vede proprio l’Uomo Pipistrello e l’Old Boy fianco a fianco.
Cento anni Restiamo su Ferrara e cambiamo registro, passiamo a Topolino. Continuano le celebrazioni per i cento anni della Disney e anche la Marvel ha scelto di rendere omaggio al colosso statunitense. Nei mesi scorsi per il mercato americano sono uscite dodici variant cover realizzate da altrettanti disegnatori e, indovinate un po’, tra loro c’era anche il ferrarese Donald Soffritti. Finalmente ora, dopo attese estenuanti, anche gli appassionati e i collezionisti italiani potranno mettere le mani su questo pezzo da collezione. Dal 16 agosto, quindi è meglio segnarselo in agenda, le litografie speciali arriveranno in edicola e fumetteria con Topolino. Saranno tre uscite, in ogni uscita ci saranno quattro litografie. Le opere raffigurano la reinterpretazione delle più iconiche cover dei fumetti Marvel in chiave disneyana, con Topolino, Paperino&Co. nei panni dei più grandi super eroi Marvel dai Fantastici Quattro agli Avengers, fino a Iron Man, Capitan America e le celebri eroine Marvel.
«È stato un vero onore poter partecipare a questo progetto che - spiega Donald Soffritti, fumettista ferrarese - in un certo senso resterà nella storia». Non è il primo lavoro che Soffritti realizza per i cento anni di Topolino. Nel numero 3.520, uscito il 10 maggio scorso, si trova la quarta delle otto storie celebrative tratte dai classici cartoni animati di Topolino e ambientate 100 anni dopo. A proposito di quella storia, che si rifaceva a Mickey’s Fire Brigade (del 1935), il disegnatore aveva spiegato: «I look dei personaggi è una sorta di ibrido tra vecchio e nuovo». Che dire, non resta che passare in edicola o avventurarsi tra gli scaffali di una libreria; la fantasia chiama.l