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Monumenti aperti, la bellezza di Ferrara raccontata dai bambini

di Nicola Vallese
Monumenti aperti, la bellezza di Ferrara raccontata dai bambini

Oggi e domani la settima edizione di un viaggio alla scoperta di luoghi fra arte e storia. "I nostri baby-ciceroni partono timidi ma a fine giornata sono sempre più carichi"

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Ferrara In città torna “Monumenti aperti”, l’evento che oggi e domani consente di visitare alcuni dei siti più belli di Ferrara e di scoprirne i dettagli attraverso gli occhi dei bambini delle scuole primarie e secondarie di primo grado della città. “Pratiche di meraviglia” è il tema di questa settima edizione (la ventisettesima dalla sua nascita in Sardegna), che ha diversi scopi, primo fra tutti, portare ad una (ri)scoperta della propria città.

L’avventura Organizzatore storico del progetto di Imago Mundi, assieme a Ferrara Arte è l’associazione culturale Ferrara Off: «Abbiamo sempre aderito – spiega il direttore artistico, Giulio Costa – nel 2017 c’è stata la “prima” ed è nata con le esperienze di dialogo con Ferrara Arte, dato che avevamo fatto la Maratona Orlando, con la lettura dell’Orlando furioso all’interno di Palazzo dei Diamanti».

L’importazione della manifestazione sarda la si deve al ferrarese Luigi Dal Cin che collabora da anni con Imago Mundi; proprio da lui è arrivato il suggerimento di portare a Ferrara quella preziosa esperienza. «Per noi – prosegue Costa – è stato quasi naturale associare tutto ciò a un progetto formativo. Da Cagliari, luogo in cui è nata l’iniziativa, si è poi diffusa in tutta l’isola. Lì vengono fatti progetti in classe con le scuole che aderiscono in totale autonomia su monumenti che vengono da loro scelti. Per quanto riguarda noi, sette anni fa ci siamo chiesti come poter preparare le classi».

Sono stati così messi in campo dei formatori teatrali (Beatrice Pizzardo, Liliana Letterese e Andrea Zanforlin) che, nel corso dell’anno hanno fatto incontri con gli insegnanti, sopralluoghi nei vari monumenti, appuntamenti in classe per la formazione e infine le prove generali. «Con questo percorso preparatorio Monumenti aperti accompagna bambini e ragazzi delle classi, dividendoli poi nei vari siti. Consentendo loro di appropriarsi della storia e dei personaggi che hanno caratterizzato il luogo scelto, con un racconto che mette in evidenza gli aspetti che hanno trovato più avvincenti e curiosi. Gli adulti ne resteranno meravigliati».

Edifici e teatro Quello che si potrà dunque ammirare nel corso della due giorni sarà un percorso espressivo-teatrale, infarcito di storia dell’arte e dell’architettura guidato da Martina Bonora e, per finire, una narrazione spiegando, su suggerimento di Luigi Dal Cin, come è possibile raccontare un monumento attraverso la fantasia dei bambini. «Siamo rimasti sorpresi anche noi – ammette il direttore artistico di Ferrara Off – per come siano riusciti a valorizzare determinati ambienti e storie con grande originalità e divertimento. Il tutto attraverso il gioco teatrale». Saranno quindi proprio i più piccoli a insegnare ai più grandi non solo la storia di quel determinato monumento (dal loro punto di vista) ma anche il rispetto e il comportamento che è necessario tenere di fronte ad un pezzo di storia da tramandare alle future generazioni. «Un fatto divertente è osservare come i bambini partano al mattino timidissimi, con un tono di voce molto basso, e arrivino a fine giornata, con una decina di turni alle loro spalle, carichi e con la voglia di rimanere ancora davanti a quel sito», rivela Costa raccontando la trasformazione dei “baby-ciceroni”. Non solo: «Quella è un’esperienza che si portano dietro per sempre. In Sardegna mi hanno riferito come ragazzini che hanno iniziato a far questa esperienza, con il passare degli anni, sono arrivati a studiare conservazione dei beni culturali, perché capiscono la necessità di farsi carico di quel patrimonio».

Cambio Dalla quindicina di siti visitabili oggi e domani, visti i recenti avvenimenti internazionali, è stata annullata la visita alla Sinagoga: «Ci avrebbe fatto piacere aprirla dato che è un luogo carico di significati e affascinante; aver guidato i bambini alla scoperta del monumento è stata una bella occasione per far conoscere loro un pezzo di storia molto importante della città». Per fare in modo che il lavoro con gli studenti non andasse sprecato si è quindi deciso di trasformare le mini-guide in giovani reporter. Anche questa iniziativa, come spiega Costa, è nata in Sardegna da Imago Mundi e verrà sperimentata per la prima volta a Ferrara: la classe si sposterà per i vari monumenti con il compito di raccogliere testimonianze audio, video e su carta con lo scopo di raccontare la manifestazione che li ha visti impegnati alla scoperta della loro città.

La mission Il direttore organizzativo Marco Sgarbi si focalizza su un aspetto: «Qui abbiamo indubbiamente una esperienza di cittadinanza attiva ed esperienza civica, non a caso il primo ad aver creduto nel progetto e patrocinarlo è il Comune di Ferrara, quest’anno anche sede di visita. Si immette un seme all’interno del mondo culturale di Ferrara per quelli che vivranno la città nei prossimi anni. È il tentativo di far arrivare a questi bambini messaggi su quello che li circonda ogni giorno».

Il concetto è quello di bellezza, anzi, “Le parole della bellezza”: «Questa frase è di Dal Cin, perché questo percorso didattico proposto è stato creato a Imago Mundi e Dal Cin prima ancora che Monumenti aperti giungesse a Ferrara. D’altronde, la parola è al centro del percorso narrativo delle due giornate, sia nel senso della narrazione della bellezza che potrà vedere che per come questa bellezza viene narrata, appunto dai bambini. In fondo, capita a volte di essere lontani dalla conoscenza per l’uso di termini ostici, i bambini con le loro parole ci riavvicinano a questa bellezza presente a Ferrara».

Monumenti aperti ha il sostegno di Regione Emilia-Romagna, Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, ministero dell’Istruzione e del Merito, ministero della Cultura e Provincia di Ferrara. Senza dimenticare l’impegno di Coop Alleanza 3. 0, Assicoop, Ferrara Musica, Ferrara Tua, Tper, Around Project e Scout Cngei Bondeno. «E l’intera manifestazione è possibile grazie alla fiducia, all’impegno e alla disponibilità delle insegnanti che accompagnano i ragazzi in tutto il percorso in classe, e anche fuori, dedicando tempo prezioso a sostenere questa che è sì un’esperienza didattica, ma anche di vita». l