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Sullo schermo

Ferrara e il cinema, nel 2024 “La donna del fiume” compie 70 anni

Samuele Govoni
Ferrara e il cinema, nel 2024 “La donna del fiume” compie 70 anni

Il film di soldati che lanciò la Loren uscì nel 1954, ricorrenze importanti anche per Vancini e Antonioni

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Ferrara Se l’anno scorso si sono celebrati gli ottant’anni di "Ossessione", film di Luchino Visconti che ha dato di fatto il via al Neorealismo insieme a "Roma città aperta" di Roberto Rossellini, quest’anno ricorre un altro anniversario cinematografico importante e cioè quello dei settant’anni dall’uscita de "La donna del fiume". Il film di Mario Soldati, con una giovanissima Sophia Loren alla sua prima prova drammatica, è una pietra miliare del cinema italiano. Quella dei settant’anni de "La donna del fiume", però, non è l’unica ricorrenza in pellicola che cade quest’anno.

Tripletta Vancini

Il 2024, soprattutto per i film di Florestano Vancini, sarà un anno intenso. Sessant’anni fa, infatti, uscì "La calda vita", ispirato al romanzo di Pier Antonio Quarantotti Gambini. Protagonista del film sono Catherine Spaak e Gabriele Ferzetti (già protagonista per Vancini ne "La lunga notte del ’43"). Dieci anni dopo, ovvero nel 1974, uscì "Amore amaro", lungometraggio ambientato nella Ferrara degli anni ’30 che narra la storia di un amore impossibile tra Antonio, studente ventiquattrenne il cui padre è stato condannato a quindici anni di reclusione per attività antifascista, e Renata, una maestra trentacinquenne vedova di un gerarca e con figli. Nel 1984, invece, esce "La neve nel bicchiere", miniserie televisiva diretta sempre da Vancini. Ispirata all’omonimo romanzo di Nerino Rossi, la miniserie è stata girato tra Consandolo, Boccaleone, Argenta, Campotto e Vallesanta e racconta la vita nella bassa padana all’inizio del Novecento.

Spazio Antonioni

Anche per Michelangelo Antonioni, cineasta ferrarese conosciuto e apprezzato a livello internazionale, il 2024 è un anno importante. Innanzitutto, è attesa l’apertura dello Spazio Antonioni, centro espositivo, di ricerca e studio votato al celebre regista, e poi perché "Il deserto rosso" compie sessant’anni. Uscito nel 1964 il film con protagonista Monica Vitti è ambientato in parte a Ravenna e in parte in Sardegna. Si tratta del suo primo film a colori e del capitolo conclusivo della cosiddetta "tetralogia esistenziale" insieme a "L’avventura", "La notte" e "L’eclisse"; tutti con Monica Vitti. Sempre quest’anno cadono i vent’anni di "Il filo pericoloso delle cose", episodio del film collettivo "Eros" uscito nel 2004 e de "Lo sguardo di Michelangelo", ultimo documentario del regista. Infine, sempre nel 2004, uscì in televisione "Amanti e segreti", serie Rai con Monica Guerritore e Cesare Bocci. La prima stagione fu ambientata tutta a Ferrara, la seconda anche a Comacchio e Trieste. Insomma, titoli alla mano, sarebbe proprio il caso di fare un tuffo nel passato per scoprire ciò che è stato.