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Ferrara capitale del mondo antico nel nuovo romanzo di Simoni

Davide Bonesi
Ferrara capitale del mondo antico nel nuovo romanzo di Simoni

Oggi esce "Morte nel chiostro": siamo nel 1187 e in città muore papa Urbano III. L’autore: «È un giallo e per la prima volta in un mio libro le protagoniste sono due donne»

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Comacchio Oggi esce il nuovo romanzo di Marcello Simoni, intitolato "Morte nel chiostro", edito da La Nave di Teseo. E già oggi, alle 17.30 da Libraccio in piazza Trento Trieste a Ferrara, il noto autore comacchiese lo presenta per la prima al pubblico. Più puntuale di un orologio svizzero Simoni inizia l’anno con un nuovo volume e torna a scrivere per la casa editrice diretta dalla ferrarese Elisabetta Sgarbi. E se l’altra volta aveva raccontato una storia ambientata a Pomposa, stavolta la vicenda si svolge a Ferrara, precisamente in un monastero femminile dove viene trovata una monaca impiccata. All’apparenza un suicidio... all’apparenza, perché si scopre ben presto che è stata rubata una preziosa reliquia, scomparsa dai forzieri del papa proprio il giorno della sua morte. Simoni che torna a scrivere per La Nave di Teseo propone una novità assoluta per un suo romanzo, infatti i protagonisti non sono uomini ma donne, due, le consorelle della monaca che sospettano ci sia qualcosa di strano nel tragico evento avvenuto. E dai primi commenti sulle pagine social di Simoni i lettori sono curiosi di avere una storia al femminile. «È il primo romanzo in cui ho una protagonista donna, anzi sono due - ci dice lo scrittore -: madre Engilberta di Villers è una badessa sapiente, Beatrice de’ Marcheselli è una novizia ferrarese, giovane vedova che va in convento per superare il dolore della perdita del marito in Terrasanta. È stato divertente anche il modo di rapportarsi delle protagoniste, che è totalmente diverso da quello degli uomini. Mi sono messo alla prova e ho fatto un’altra piccola scoperta sul mio modo di scrivere. In fondo, il giallo consente di crescere stilisticamente più di altri generi». Infatti, come il precedente romanzo, "La taverna degli assassini" (Newton Compton), "Morte nel chiostro" è un giallo, chiaramente storico visto che è ambientato a fine XII secolo, precisamente nel 1187. «Siamo nel secolo centrale del Medioevo, il monastero dove si svolge la vicenda si chiama di San Lazzaro, è inventato ma si ispira a Sant’Antonio in Polesine, si trova in un sobborgo della città, fra le selve vicino al Po. È un monastero femminile, un’eredità dei nostri territori, nello stesso Sant’Antonio in Polesine prima c’era una formazione quasi eremitica, tipica di questi luoghi. L’anno è particolare, il 1187 è l’anno della morte di papa Urbano III, che si dice sia morto per il dispiacere di vedere Gerusalemme in mano ai saraceni, ma è più probabile sia deceduto per un malore o chissà cos’altro visto che si è ventilato anche un avvelenamento. In ogni caso è morto a Ferrara e la sua sepoltura è ancora visibile nella Cattedrale. Qualche giorno dopo il Conclave si tenne proprio a Ferrara, segno dell’importanza della nostra città».

Formula nuova

Oltre a leggere dunque il secondo giallo consecutivo di Simoni, dal romanzo ci dovremo aspettare una seconda trovata molto particolare: «La vicenda si svolge in un solo giorno e ogni evento è scandito dal suono delle campane. Il libro non è infatti diviso nei classici capitoli, anche per far capire al lettore lo svolgimento della vita all’interno del monastero. Come "La taverna degli assassini" è un romanzo a scatola chiusa, ovvero l’intera storia si svolge in un microcosmo, il monastero femminile. E come ogni giallo che si rispetti bisogna avere un’architettura ferrea e i ritmi tipici, con i colpi di scena che si susseguono "bruciando" le pagine». Di particolare impatto la copertina, molto ferrarese e d’attualità con la nebbia che avvolge la campagna e un luogo religioso sullo sfondo. «Avevo questa idea per la storia nella testa, poi è stata elaborata questa cover molto bella, interpreta l’atmosfera del romanzo, l’elusività dell’immagine rispecchia cosa si trova fra le righe». Attenzione, però, nel romanzo non viene risolto solamente il mistero della monaca trovata senza vita. Nel finale c’è una sorpresa che coinvolge una delle due protagoniste, Beatrice, con il fratello del marito scomparso che la vuole prendere in sposa per avere la dote, tanto da entrare nel chiostro e costringerla alla fuga. «Tutte le storie del romanzo si chiudono in circolo» dice Simoni.

Calendario

Dopo la presentazione odierna Simoni ha una serie di appuntamenti fissati, il 6 febbraio alle 18.30 alla Mondadori Duomo di Milano, l’8 febbraio alle 18 alla Feltrinelli di Verona, il 10 febbraio alle 17.30 ancora a Ferrara ma alla libreria Giunti al Punto al centro commerciale Le Mura, il 14 febbraio alle 18 alla Feltrinelli a Bologna, il 17 febbraio al festival "Dalla parte del giallo" alla libreria Ubik di Sesto Fiorentino, il 21 febbraio alle 18 alla Feltrinelli a Parma e il 23 febbraio alle 18.30 alla libreria Nuova Europa - I granai a Roma affiancato da Roberta Bruzzone. E il 29 maggio tornerà protagonista all’amata Abbazia di Pomposa per un appuntamento speciale organizzato dal Comune di Codigoro. Da segnalare, poi, come Simoni di recente sia stato ospite di "Re Noir. I colori del giallo" su Rai Radio 1 Ray Playsound (c’è il podcast) e sempre di recente la famiglia si è allargata con l’arrivo della dolcissima Lilù, terzo cane per lo scrittore comacchiese e la moglie Giorgia.