La Nuova Ferrara

Ferrara Bene ha fatto Emanuele Taglietti, pittore e cartellonista per il cinema, a sottolineare l’uscita in contemporanea di tre fumetti Bonelli disegnati da altrettanti illustratori ferraresi. Stiamo parlando di fumetti leggendari del calibro di Tex, Dylan Dog e Nathan Never, fumetti le cui pagine intrattengono, emozionano, divertono e spaventano migliaia di lettori da anni.

A cavallo tra febbraio e marzo sono usciti “Nathan Never, i mutanti degli abissi”, “Dylan Dog, shock” e “Tex Willer, fine della pista” (già a gennaio) e le matite che accompagnano le storie sono dei ferraresi Germano Bonazzi, Nicola Mari e Roberto Zaghi.

Il lavoro Un mestiere in cui talento, passione e costanza sono fondamentali. Un lavoro fatto spesso in solitudine, tra mille bozze, suggestioni, ripensamenti e lampi di genio. Realizzare un fumetto non è “solo” disegnare (solo si fa per dire) ma è anche dare corpo alla sceneggiatura, calarsi nell’universo narrato, diventare un tutt’uno con i personaggi e con la storia. Al post di Taglietti, decano dell’arte dell’illustrazione, hanno fatto seguito decine di like e complimenti; un tributo doveroso a questi artisti della carta stampata e ai mitici eroi Bonelli.

Le storie Soggetto e sceneggiatura di “Shock” sono di Barbara Baraldi, l’indagatore dell’incubo Dylan Dog deve vedersela con un uomo e una donna senza identità.

“I mutanti degli abissi”, firmato da Vigna Bepi, racconta di un’invasione di meduse giganti che nascondono un altro mistero tra gli abissi. In “Fine della pista”, soggetto e sceneggiatura di Ruju Pasquale, Tex Willer cavalca a fianco degli Yavapai Winter Bear e Montero, spetta a loro tre tentare di mandare a monte i piani dello spietato Rhett Hafen, che ha messo insieme una banda di tagliagole per impadronirsi dell’argento e delle paghe della “Silver Wing”.


© RIPRODUZIONE RISERVATA