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Ferrara, Escher chiude ed “esce” tra gli applausi Gulinelli: «Superati i 76mila visitatori»

Ferrara, Escher chiude ed “esce” tra gli applausi Gulinelli: «Superati i 76mila visitatori»

21 luglio 2024
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Ferrara La mostra su ha chiuso ieri dopo un’apertura che complessivamente ha generato entusiasmo.

Ne è convito anche l’assessore alla Cultura di Ferrara, Marco Gulinelli che ieri ha commentato così l’ultimo giorno di rassegna: «La bellezza dell’arte risiede nella sua capacità di trasformare l’ordinario in straordinario. In questa mostra, ogni opera d’arte è il riflesso della bellezza interiore di un grande artista come Maurits Cornelis Escher. Oggi – scriveva ieri l’assessore – è l’ultimo giorno di questa straordinaria esposizione, che solo ieri ha registrato oltre duemila ingressi, avviandosi a superare i 76. 000 visitatori totali. Sono stato davvero felice di leggere tanti commenti di apprezzamento, specialmente quelli di chi, catturato dalla bellezza dell’allestimento, ha deciso di visitare la mostra più di una volta. Parallelamente nell’Ala Tisi era esposta “Mirabilia estensi. Wunderkammer”, la rassegna dedicata ai cofanetti rinascimentali di gran moda nella Ferrara di Borso d’Este, che grazie alla sua originalità ha attirato l’attenzione dei media nazionali. Nel constatare questo risultato – scrive ancora l’assessore alla Cultura ferrarese –, che mette in luce la grande professionalità di tutto lo staff della Fondazione Ferrara Arte, vi do appuntamento al 12 ottobre, quando inaugurerà la mostra dedicata ai maestri ferraresi del primo Cinquecento: Garofalo, Dosso, Mazzolino e Ortolano, per la prima volta oggetto di un’indagine completa e approfondita».

La mostra di Escher in questi mesi ha contribuito anche a creare importanti code in corso Ercole d’Este, di fronte a Palazzo dei Diamanti. È successo diverse volte, soprattutto nel corso dei fine settimana.

«Escher mette insieme le cose lontane – aveva dichiarato all’apertura della mostra Vittorio Sgarbi, presidente di Ferrara Arte – ed è per questo che piace sia alle persone che sognano, in particolar modo ai giovani che pensano a un futuro pieno di speranza e romanticismo, sia ai matematici e alle persone di scienza. Escher nasce con l’intento di mettere in evidenza delle geometrie paradossali. Il nesso tra quello che l’artista olandese è stato nel Novecento e Ferrara, sta nel seguito della visione geometrica e prospettica di Piero della Francesca, utilizzata per educare gli artigiani a realizzare prospettive assolutamente acrobatiche».

Nato nel 1898 a Leeuwarden, in Olanda, Maurits Cornelis Escher ha conquistato l’apprezzamento di milioni di visitatori grazie alla sua straordinaria capacità di trasportarli all’interno di mondi immaginifici e apparentemente impossibili.

Caratteristiche che la mostra chiusa ieri ha ben rappresentato. 

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