Ferrara Food Festival, a vincere la gara delle sfogline è l’unico uomo
L’arte delle tagliatelle e del ragù tra tradizione e segreti. Urbinati (Istituto Vergani-Navarra): “Corso per sfogline e Accademia della Sfoglia nella nostra scuola”
Ferrara Paolo Pierini di Rimini, che rappresentava in gara la provincia di Forlì-Cesena, si è aggiudicato la Champions League della tagliatella. La competizione si è svolta al PalaSimaBio. Era una sfida tra sfogline (ma alla fine ha vinto l’unico concorrente maschio) provenienti da varie province dell’Emilia-Romagna che si sono confrontate a colpi di mattarello. Presidente della giuria l’inossidabile Rina Poletti, a capo dell’associazione Mattarello. Le tagliatelle, preparate al momento davanti al pubblico dovevano essere giudicate da una giuria che comprendeva Matteo Fornasini, assessore alla Promozione del territorio del Comune di Ferrara, Massimiliano Urbinati, presidente della Strada dei Vini e dei Sapori di Ferrara nonché dirigente dell’Istituto Scolastico Vergani-Navarra, da Stefano Pellicciardi Sgp Eventi e Maurizio Barbieri della Nuova Ferrara. I concorrenti in gara erano Samantha Cervellati (Ferrara); Maria Cristina Valmor (Bologna); Cristina Lucchi (Modena); Daniela Brandoli (Ferrara); Bianca Maria Bellei (Reggio Emilia); Paolo Pierini (Romagna) in rappresentanze delle varie province emiliane. Ognuno dei concorrenti aveva a disposizione 300 grammi di farina e un paio di uova poi dovevano stendere la sfoglia a colpi di mattarello e lasciarla a riposare per circa un quarto d’ora. Le concorrenti, senza svelare la loro città di provenienza hanno spiegato i loro segreti nel fare la sfoglia e soprattutto il ragù spiegando anche quel che fanno attualmente. C’è chi lavora in un ristorante (è il caso del vincitore), chi ha gestito un locale per 36 anni, Valmori classificatasi seconda posto, chi è pensionata dopo aver insegnato alla scuola primaria e si è dedicata a questa arte a chi pratica massaggi Shiatsu. Poi le varie tagliatelle sono passate all’esame dei giudici che le dovevano valutare in base a determinate caratteristiche che andavano dallo spessore, al sapore del ragù, alla cottura e altri ancora. Dopo che la giuria aveva votato sono stati distribuiti gli assaggi di tagliatelle al pubblico presente ed è stato proclamato il vincitore.
«Sono particolarmente soddisfatto – ha detto Pierini –, avevo partecipato a Ferrara a un concorso benefico pro Ado e ora questa gara. Nella vita lavoro in un ristorante di Verucchio sulle colline di Rimini e preparo le tagliatelle nel modo tradizionale, mettendo però la passata di pomodoro in luogo del concentrato, per il resto faccio friggere con olio extravergine di oliva cipolla, carota e sedano poi aggiungo carne di manzo e salsiccia e alla fine un pizzico di noce moscata. Tutto qui». Rina Poletti ha tessuto le lodi della sfoglina: «Si tratta di un’arte, di una tradizione che deve proseguire nel mondo». Poi ha chiesto al pubblico presente in sala quanti tirano la sfoglia con il mattarello e su circa un centinaio di presenti solo un paio di persone hanno alzato la mano. Urbinati ha lanciato un’idea: «Vorrei fare un corso per sfogline all’Istituto Vergani e auspico che l’Accademia della Sfoglia abbia sede nel nostro istituto. Attualmente i turisti si possono iscrivere per fare la sfoglia al Vergani-Navarra». «Con la tagliatella solidale abbiamo fatto tanta solidarietà dopo il terremoto del 2012 – spiega Poletti – e continuiamo tuttora a farne a favore di Ado Ferrara e per Cucina popolare di Bologna. Qui nel nostro stand di Missione Mattarello proponiamo cappellacci di zucca e vari fritti con un fine benefico. Ho portato la tagliatella nel mondo, anche in sette Stati americani e sono andata a prepararle nella casa di una dottoressa in Virginia. Gli americani impazziscono per i prodotti Made in Italy e la tagliatella al ragù è un simbolo di eccellenza».