Debora Villa protagonista a Copparo: «Amo il teatro, il pubblico è speciale»
Sabato l’attrice al De Micheli con “Tilt. Esaurimento globale”
Copparo Sabato alle 21 arriva al teatro De Micheli di Copparo (piazza del Popolo) lo spettacolo di Debora Villa che manderà tutti in “Tilt”. È questo infatti il titolo dell’esibizione che la comica ha in serbo per il pubblico, seguito dal sottotitolo “Esaurimento globale”. L’ex Patti di Camera Café («non mi dà fastidio, anzi, mi fa ridere quando mi salutano per strada chiamandomi così anche se sono passati 20 anni») partendo dal periodo del lockdown, racconterà, tra una risata e l’altra, di come siamo diventati tutti un po’ più isterici e insicuri.
«Durante la pandemia – racconta Debora Villa – ho subito come milioni di persone un bel colpo e mi sono un po’ interrogata. Mi sono chiesta il motivo per il quale ci allontaniamo gli uni dagli altri anziché percepirci come un unico corpo, come se fossimo cellule. Ci cogliamo come un mondo a sé mentre invece siamo correlati gli uni agli altri». Il tutto sarà ovviamente raccontato in chiave comica e leggera per togliere quella pesantezza e quell’oppressione che lascia il quotidiano con le varie notizie di cronaca. «Il mio sistema è la risata», dice la comica spiegando anche quale sia la cosa che la fa andare più in tilt: «L’ingiustizia che si ramifica in tantissimi aspetti come la propaganda, le fake news... Io la chiamo ingiustizia culturale visto che chi la mette in atto non dà la possibilità alle persone di formarsi e di informarsi e le opinioni che si vengono a formare determinano poi un andamento sociale che non è dei migliori. Se punti il dito contro qualcosa e ti crei un nemico, poi diventiamo tutti nemici, pure col vicino di casa. Questo genera tantissima tensione». La carriera di Debora Villa ha toccato i vari ambiti dello spettacolo: televisione, radio, cinema e anche la musica con un pezzo freestyle composto dal rapper Shade che la comica canta nel corso della sua esibizione: «Io gli ho detto quello che volevo fare e lui ha capito perfettamente. In un minuto e venti di canzone, anche perché di più non posso tediare gli spettatori, da Eva ad oggi racconto la condizione della donna visto che, tra le altre cose, parlo anche di discriminazione».
Il grande amore, però, rimane sempre il teatro: «È una cosa bellissima: sei lì con il pubblico, lo senti vibrare assieme a te, con ogni serata che è uguale e diversa e si rinnova ogni volta lo spettacolo, proprio perché è un connubio». Villa si definisce come “figlia putativa” di Paolo Rossi: durante i suoi monologhi non è raro vederla interloquire con gli ascoltatori, rivolgere loro domande, far partire un dibattito (in chiave comica).
«La parte più appagante – ammette – è quando si crea un’unione comunicativa tra me e gli spettatori». Pur con un bagaglio teatrale e televisivo molto ampio, Debora Villa è riconosciuta dal grande pubblico in particolare per il ruolo nella serie cult che fu Camera Café in cui vestiva i panni di Patrizia “Patti” D’Imporzano, un’impiegata un po’ sciatta con diversi problemi amorosi spesso presa di mira dalle cattiverie dei protagonisti Luca e Paolo: «Quando è nato quel programma è stato un boom perché a livello visivo era qualcosa di diverso e addirittura pionieristico. Adesso i social ci hanno superato e ci sono dei content creator che sono divenuti vere e proprie star con un talento straordinario. È giusto che il programma rimanga storia, così come è giusto dare spazio ai giovani».