Giornata del cinema italiano, Ferrara al centro della storia
La città estense non solo ha dato i natali a Antonioni e Vancini ma è stata set per film indimenticabili
Ferrara Si celebra oggi, 20 gennaio, la Giornata mondiale del cinema italiano. La data è stata scelta in coincidenza con il compleanno di Federico Fellini ed è stata istituita nel 2019; la prima edizione risale all’anno successivo. Ferrara vanta un posto di primo piano nella storia del cinema italiani. Nono solo ha dato i natali ai registi Michelangelo Antonioni e Florestano Vancini, ma ha anche accolto cineasti di fama internazionale e set di film che hanno fatto la storia del cinema. Tra questi non si possono non citare “Ossessione” di Luchino Visconti, “Il Giardino dei Finzi-Contini” di Vittorio De Sica, “Gli occhiali d’oro” di Giuliano Montaldo o “Al di là delle nuvole” di Antonioni e Wim Wenders.
Nel 1950 Antonioni esordì sul grande schermo con “Cronaca di un amore”, ambientato tra Ferrara e Milano. Dieci anni dopo il suo concittadino Vancini firmò la sua opera prima, “La lunga notte del ‘43”, ispirata a un libro di Giorgio Bassani, legato a sua volta a un fatto realmente accaduto. I due tra la città e la provincia però realizzarono anche altri film come “Il Grido” (Antonioni, 1957), “Amore amaro” (Vancini, 1974) o “E ridendo l’uccise” (Vancini, 2005). Uscendo dalle mura cittadine, però, sono molte di più le pellicole girate nel Ferrarese, specie nelle zone del Delta del Po, che ancora oggi richiamano l’attenzione di spettatori appassionati. A Comacchio “La donna del fiume” di Mario Soldati con una giovanissima Sofia Loren o “L’Agnese va a morire” di Giuliano Montaldo o ancora “Paisà” di Roberto Rossellini. Impossibile trascurare “La casa dalle finestre che ridono”, pilastro dell’horror italiano firmato Pupi Avati.
Ma il legame tra Ferrara e la settima arte va oltre gli anni d’oro del cinema italiano, ovvero quelli che vanno dal 1943 (anno di “Ossessione” e “Roma città aperta”) al 1978. Nel tempo, specie negli ultimi anni, il territorio ha ripreso ad attrarre registi più o meno giovani che scelgono di ambientare qui, tra campagne sconfinate e scorci rinascimentali, le proprie storie. A Ferrara poi è nata la Blow-up Academy, cuore pulsante della filiera creativa Ferrara La Città del Cinema che punta a valorizzare il territorio attraverso formazione e nuove produzioni cinematografiche. A Gherardi è sorto Il Villaggio del Cinema, la frazione di Jolanda di Savoia ad oggi ospita murales che rendono omaggio ai grandi film girati nel Ferrarese e in Emilia Romagna. Non solo, sui muri delle case è possibile ammirare anche opere dedicate a E.T., Alien e King Kong, un omaggio a Carlo Rambaldi, tre volte premio Oscar per gli effetti speciali e originario di Vigarano Mainarda.