La Nuova Ferrara

La rubrica

Le piante, esseri viventi capaci di incredibili viaggi

Elisa Bonora
Le piante, esseri viventi capaci di incredibili viaggi

Quante storie nel libro del neurobiologo vegetale Mancuso

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Mettetevi comodi e allacciate le cinture per partire sulle ali di questo libro, “L’incredibile viaggio delle piante” di Stefano Mancuso, verso terre lontane in un’avventura letteraria curiosa ed affascinante (edito dal 2018 da casa editrice Laterza, 144 pagine, 17.10 euro). Il volume, corredato dagli splendidi e delicati acquerelli di Grisha Fisher, racconta con stile divulgativo e coinvolgente, quindi anche per chi non ha una particolare formazione scientifica, la loro straordinaria abilità nel colonizzare gli ambienti più diversi per assecondare i cambiamenti climatici, vagare per il mondo, grazie all’intervento di fattori naturali o dell’uomo che volontariamente o involontariamente ha contribuito enormemente alla diffusione di specie vegetali in tutto il globo, attraverso il commercio, le colonizzazioni e le esplorazioni. Sebbene il nostro immaginario li associ alla stanzialità e all’immobilismo, questi straordinari esseri viventi sono in grado di spostarsi coprendo distanze inimmaginabili con l’astuzia di semi, spore e propaguli, spesso sfruttando venti, animali, corsi d’acqua e attività umane.

Esempi di alberi che hanno viaggiato nel tempo e nello spazio, da vere pioniere, sono la palma da cocco e il fico d’India. Dimostrando ancora una volta le loro sorprendenti capacità di cooperazione ed intelligenza, intesa come adattamento flessibile, hanno sviluppato strategie evolutive per sopravvivere, diffondersi e prosperare anche in ambienti inospitali ed inaccessibili arrivando a sfruttare eventi catastrofici come tsunami, eruzioni vulcaniche o glaciazioni. Un capitolo che spicca è quello in cui Mancuso narra la storia dell’incredibile viaggio del baobab, vegetale monumentale originario dell’Africa che nel suo viaggio temporale e spaziale è divenuto simbolo di resilienza per sua abilità di resistere e plasmarsi in diverse parti del mondo utilizzando stratagemmi di propagazione che ne hanno fatto l’albero delle vita per molte culture. Altre sezioni particolarmente apprezzabili includono le curiose storie di piante invasive e l’analisi di come il commercio di spezie abbia trasformato in modo sconcertante interi ecosistemi. Il neurobiologo vegetale ancora una volta si conferma essere una garanzia nella saggistica del verde, per un viaggio che varrà sicuramente la pena affrontare.