Ferrara, si chiude in auto e picchia gli agenti: arrestato
Il mezzo non era assicurato, trovati anche arnesi da scasso e 19mila euro
Ferrara Si è barricato un auto per impedire che il veicolo, che non poteva circolare perché privo di assicurazione, venisse confiscato dalla Polizia locale. E quando gli agenti hanno tentato di farlo uscire dall’abitacolo afferrandolo, ha reagito colpendoli con calci, pugni e manate provocando a tre di loro contusioni guaribili in 7 giorni.
Così un banale controllo stradale, giovedì in via Bologna, è finito con un arresto per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, a cui si aggiungono la contestazioni di detenzione di oggetti atti a offendere trovati in auto insieme a oltre 19mila euro in banconote di grosso taglio di cui l’uomo non è riuscito a fornire una valida spiegazione. A finire in manette, un 47enne italiano residente nel Bolognese: l’arresto è stato convalidato ieri e la direttissima si terrà il 17 febbraio.
Tutto è partito da un controllo della Polizia locale giovedì pomeriggio in via Bologna. Il sistema Targa System ha segnalato agli agenti il passaggio di un’auto non assicurata. Il mezzo è stato così fermato e gli agenti hanno avuto conferma che era già stato sequestrato nel 2023 dalla Polizia locale di un Comune del Bolognese e che stava circolando in violazione degli obblighi di custodia e che per nessun motivo poteva essere spostato e circolare in strada: violazioni che prevedono la revoca della patente al convincente e la confisca dell’auto. Un provvedimento, quest’ultimo, a cui il 47enne ha cercato di opporsi barricandosi in auto e per impedire che venisse portata via.
Inutile convincerlo in modo bonario, così gli agenti hanno dovuto estrarlo forzatamente dall’abitacolo, incontrando una strenua resistenza ben supportata dalla sua forte struttura fisica. L’uomo si è divincolato, si è impuntato con le gambe e le braccia contro ogni possibile punto dell’abitacolo e infine ha preso a calci, pugni e spintoni gli agenti, finché non è stato bloccato, ammanettato e portato nelle Camere di sicurezza del Corpo di Polizia locale, dove è rimasto fino all’udienza di convalida di ieri mattina.
«La vicenda conferma purtroppo un trend preoccupante di aggressività nei confronti delle forze dell’ordine che stanno semplicemente svolgendo il proprio dovere», ha commentato l’assessore alla sicurezza Nicola Lodi.
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