La Nuova Ferrara

Caos trasporto pubblico

Modena, lo sciopero degli autisti dei bus: «Turni massacranti, dovremmo essere 60 in più»

di Paola Ducci
Modena, lo sciopero degli autisti dei bus: «Turni massacranti, dovremmo essere 60 in più»

La protesta degli addetti Seta, che hano sfilato in corteo in via Emilia: «I nuovi assunti non arrivao nemmeno a 7 euro l’ora, è ora di rivedere gli stipendi»

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MODENA. «Servono almeno 60 autisti in più ed è ora di finirla con turni di lavoro massacranti che non ci consentono più di vivere in modo dignitoso. Il tutto a fronte di stipendi che, per i nuovi assunti non arrivano nemmeno ai 7 euro orari».
È questo il grido disperato di quasi un centinaio di autisti degli autobus Seta che ieri mattina hanno fatto sciopero con un’adesione che ha raggiunto l’80% dei lavoratori. Gli autisti si sono ritrovati alla stazione delle corriere e hanno sfilato lungo la via Emilia urlando tutte le ragioni che li hanno portati, dopo ormai anni di proteste, ad astenersi in massa dal lavoro per chiedere ai vertici dell’Azienda di Seta di essere ascoltati e per chiedere alla cittadinanza di avere clemenza con loro, poiché ogni giorno ricevono proteste, male parole e talvolta persino insulti e aggressioni da chi utilizza i mezzi pubblici, ormai esausti dalla situazione di male servizio di cui è vittima la città.

«Oggi, l’ottima adesione allo sciopero e al presidio ha rappresentato un ulteriore segnale della nostra forte rappresentanza all’interno dell’azienda», ha sottolineato Luigi Sorrentino, autista e sindacalista Orsa che ha organizzato la protesta di ieri insieme al sindacato Usb.
«Chiediamo all’azienda di prendere atto di questo chiaro messaggio e di convocarci al prossimo incontro previsto per il 10 ottobre, insieme agli altri sindacati – specifica – Inoltre, rivolgiamo un appello alle organizzazioni sindacali firmatarie in azienda, affinché possano finalmente rompere gli indugi e indire le votazioni per le Rappresentanze sindacali unitari (Rsu). Questa richiesta viene da tempo avanzata dalla maggioranza dei lavoratori, ormai da quattro anni. È fondamentale arrivare a una delegazione sindacale democraticamente eletta che possa affrontare i tanti problemi presenti in Seta».
Gli autisti hanno gridato in corteo tutti i temi che l’azienda dovrebbe trattare con urgenza: «La carenza di personale, dovuta ad un contratto integrativo obsoleto e scadente sta causando notevoli difficoltà, non solo per i lavoratori, ma anche per la qualità del servizio. Invitiamo tutti i lavoratori a rimanere uniti in questa lotta per il riconoscimento dei propri diritti e per il miglioramento delle condizioni lavorative all'interno dell’azienda. La nostra determinazione sarà incrollabile fino a quando non avremo raggiunto gli obiettivi essenziali per il benessere dei nostri colleghi che ormai non riescono più a conciliare la vita lavorativa con quella famigliare a causa di turni massacranti che arrivano fino alle 15 ore giornaliere per cercare d sopperire ai disservizi, con pause di mezz’ora in cui non riusciamo quasi nemmeno ad andare a mangiare qualcosa, a bere un caffè o in bagno».
Presenti sia le forze politiche di maggioranza che di opposizione. «È necessario che le istituzioni si mettano in campo affinché portino la città ad avere un trasporto locale come Modena merita», ha affermato Ferdinando Pulitanò presidente provinciale di Fratelli d’Italia.
Presente anche in qualità di vicesindaca l’assessora Francesca Maletti: «Auspichiamo che a breve ci sia un tavolo a cui tutte le parti dovranno sedersi e andrà trovata a tutti i costi una soluzione».
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