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Top Ferrara Sport, che gran galà: premio alla carriera ad Antenucci

Sergio Armanino
Top Ferrara Sport, che gran galà: premio alla carriera ad Antenucci

Lunedì sera al Teatro Nuovo riconoscimenti a tutti i campioni ferraresi

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Ferrara I premi saranno tantissimi, ma solo uno alla carriera e lo abbiamo attribuito a Mirco Antenucci. L’appuntamento è lunedì sera alle 20.30 al Teatro Nuovo di Ferrara (piazza Trento-Trieste) con Top Ferrara Sport, il gran galà a ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti, che il nostro quotidiano dedica alla premiazione di tutti gli sportivi ferraresi che, in squadra o singolarmente, quest’anno hanno conseguito risultati di rilievo. Con un’eccezione, però, del tutto meritata.

Il capitano della Spal, che a 40 anni corre sui campi (che non lo meritano...) di serie C come e più degli altri, dispensa consigli sul prato e negli spogliatoi, dà indicazioni ai suoi giovani compagni di reparto, tanto giovani che potrebbero essere suoi figli... Ante7 è ormai leggenda, qualcosa che prescinde e trascende dalla contingenza spallina e ne diventa immagine scolpita negli annali. Esagerato? Nemmeno un po’. Perché il Lupo di Roccavivara, paesello di 600 anime aggrappato alle colline di Campobasso, di strada ne ha fatta tanta, tantissima: partendo dalle giovanili del Giulianova, fino ad approdare in prima squadra e segnando il suo primo gol da professionista. Poi, su su fino alla serie B con l’Ascoli e 24 reti in 40 partite, 16 in 60 apparizioni in maglia Torino, 19 (in 40 gare) alla Ternana, poi ecco l’esperienza d’oltre Manica, al Leeds, altre 19 reti ma in 75 uscite nella Championship (la serie B inglese). È al suo rientro in Italia che la Spal, spiazzando tutti, lo ingaggia per la stagione che segna il ritorno del club biancazzurro in serie B: era la mitica squadra di mister Semplici, del presidente Mattioli e del ds Vagnati, della proprietà Colombarini, quella che centrò l’irripetibile cavalcata fino alla massima serie: Lazzari, Mora, capitan Giani, Bonifazi, Del Grosso, Vicari, Schiattarella, Arini e, da gennaio, pure Floccari. Serie B vinta, e triennio di Antenucci con 105 partite e 34 gol. Poi la separazione da Ferrara, l’approdo a Bari, dove AnteSeven vive la sua ennesima giovinezza: anche qui diventa leader della squadra e idolo della piazza, segnando 58 volte in 125 partite.

Eccolo, infine, al bivio: rimanere in Puglia o risalire in Emilia? Dopo lunga riflessione, soppesando i tanti pro e contro che le due diversissime situazioni proponevano, alla fine è stata scelta ancora una volta la Spal, a oggi con altre 51 presenze condite da 10 realizzazioni, per un totale di 156 maglie biancazzurre vestite e 44 reti avversarie gonfiate.

Pure 10 presenze e 4 reti in azzurro, con le under 20 e 21 di Lega Pro e con l’Italia universitaria, con cui ha vinto l’argento alle Universiadi di Smirne nel 2005 e di Bangkok del 2007.

Ma Mirco non è solo numeri, è anche uomo, persona. Di fronte alle difficoltà ci ha sempre messo la faccia, talvolta pure ammettendo gravi limiti d’organico, senza timori. Soprattutto, però, ha sempre trasmesso sul campo e, di riflesso, ai tifosi, la sua totale abnegazione, il non tirarsi mai indietro, come dicono in Curva Ovest “sudare la maglia”, anche se quel che fa è molto di più.

Nel 2023 Antenucci ha pure conseguito la laurea triennale in psicologia con una tesi dal titolo “Sport and football management”: diciamo pure che in questa stagione sta tornando utile alla squadra… Insomma, fra i tanti retroscena di vita e di sport che si scopriranno lunedì sera, l’intervista a Mirco Antenucci promette di essere di grande fascino e interesse anche per chi non è strettamente legato al mondo del calcio.