Dalla delusione di coppia agli oltre 160mila follower, marcus.comic racconta le crisi d’amore
È arrivato a Comacchio dalla Basilicata per amore, poi però la relazione è finita e ha scelto di restare. Gag su separazioni e tradimenti con un tono amaramente ironico gli hanno permesso di sfondare sui social
Comacchio «Probabilmente la mia futura ragazza ora sta fingendo di trovare divertenti le battute degli altri…sii paziente amore mio, il vero comico sta arrivando». Fate largo, arriva marcus.comic. Facce buffe, smorfie ammiccanti, spavalderia stemperata dall’autoironia, commenti taglienti sulle ex, e in un paio d’anni ha raggiunto quasi 160mila follower su Instagram, con picchi fino a 13 milioni di visualizzazioni per le storie che quotidianamente pubblica. Marco Calcagno, 31 anni il 26 gennaio, nome d’arte marcus.comic, vive a Comacchio, ma è originario di Francavilla In Sinni, 4mila abitanti, in provincia di Potenza. «Sono arrivato qui per amore, poi però è finita. Mi sono trovato solo e lontano dai miei affetti. Invece di disperarmi, ho affrontato la situazione ricorrendo alla creatività e sono nate le gag su separazioni e tradimenti. In breve tempo sono diventate virali, perché in molti ci si riconoscevano. Tanto gli uomini quanto le donne, anzi, queste ultime sono la maggior parte del mio pubblico».
Marco si mantiene lavorando in un locale e nei momenti liberi si dedica a inventare sketch sempre nuovi, mostrando una vena inesauribile e una notevole abilità nel saper riassumere in poche battute situazioni e stati d’animo, in tono amaramente ironico. «Ho creato un personaggio cinico, pieno di malessere, a volte narcisista, ma anche tenero, di certo non un duro. Mi ispiro alle esperienze personali, ascolto quello che mi raccontano i familiari quando chiamano da giù, i disagi di amici e amiche con cui esco. “Marco non potrai credere a quello che mi è successo…”. Io sono una spugna, poi la sera, quando sono solo, metto assieme tutto, riassumo e colgo l’essenza».
“Ieri sono stato benissimo. La passeggiata, la pizza, il film, tutto perfetto. Certo se ti fossi presentata all’appuntamento lo sarebbe stato di più”. Eterno sfortunato in amore, ma anche flaneur sicuro di sé, Marco non si appiattisce mai su un carattere e in questo modo tiene sempre vivo l’interesse del suo pubblico. «Sono autodidatta. Ho iniziato a 13 anni, facendo video prank nel mio paese, degli scherzi agli abitanti che poi filmavo. Mi ha ispirato Frank Matano, che riesce sempre a strappare un sorriso, questo è anche il mio obiettivo. Così ho aperto una pagina Facebook seguita da 300mila persone. Da lì nel 2018 ho partecipato all’Ariston Comic Selfie, un contest per comici a Sanremo, arrivando primo nella classifica del voto web. Ne sono nate altre partecipazioni e una serie di spettacoli dal vivo, poi però è arrivato il Covid. Così come tanti in quel periodo sono approdato a Tik Tok, che in breve ha raggiunto i numeri di Facebook, con centinaia di migliaia di visualizzazioni».
Il padre, carabiniere, avrebbe voluto seguisse le sue orme, ma l’unico rapporto che Marco ha avuto con l’Arma è stato quando a Comacchio l’hanno fermato per un controllo e lui ha girato un video scherzoso sul nuovo Codice della Strada, che poi ha avuto due milioni di visualizzazioni. Comacchio è ora la sua nuova base, dove, nonostante un inizio non felice, ha scelto di restare, comprando casa. «Un po’ fuori mano rispetto ai circuiti dello spettacolo, ma si vive bene, è un posto tranquillo, io vengo dal Sud e qui mi sento a casa, c’è un’aria familiare. Ho trovato un equilibrio tra il lavoro e la passione per la commedia, che ha iniziato anche a darmi una rendita. Il mio presente è qui, per il futuro, si vedrà». Intanto il futuro qualcosa in serbo per lui lo ha già: ad aprile uscirà la puntata di “Avanti un altro!”, il gioco televisivo di Canale 5 condotto da Paolo Bonolis che lo vedrà come concorrente e che gli darà ulteriore visibilità. Poi in giro per i festival c’è il cortometraggio “Grano tenero” di Gioele Perretta nel quale ha recitato. «Mi piacerebbe continuare con cinema e televisione. Non sono famoso, sono popolare, le persone mi fermano per strada, mi chiedono di fare foto, per me è bello essere riconosciuto». Un bel modo per ricostruire l’autostima di un cuore infranto.